Un po’ matematico, un po’ informatico. Deve capire di statistica, saper usare un foglio excel ed aiutare l’azienda per la quale lavora a prevedere il futuro. Non è uno sciamano ma un nuovo professionista, lo ‘scienziato dei dati’. Che negli Usa è tra i più contesi
Nell’azienda sono presenti moltissimi dati: quelli provenienti dai software di monitoraggio, email marketing, seo, pay per click, questionari, CRM e moltissimi altri che non si possono analizzare tramite un’unico strumento condiviso.
L’attività, e l’abilità, di un data scientist è proprio quella di unire di dati di performance on line (es. vendite, leads, ecc) con i dati off line (es. vendite andate a buon fine, resi, associazioni con CRM, ecc): in questo modo è possibile generare analisi ad hoc in tutto quello che fino ad oggi viene definito Big Data.
L’analisi di queste informazioni rende il dato actionable, ovvero si è in grado di poter andare a cogliere occasioni, miglioramenti e spunti per incrementare le conversioni (vendite, leads, ecc).
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