Terzo e ultimo giorno di Web Summit a Lisbona.
Quello che mi colpisce subito è il gran numero di persone rimaste anche in questa giornata conclusiva: gli anni precedenti durante il terzo giorno era presente poco meno della metà dei partecipanti.
La mattinata è trascorsa tra le startup, tra cui segnalo l’italianissima GlassUp Srl che presenta il suo prodotto “UNO”, ovvero un occhiale che permette di connettersi direttamente con il proprio telefono e trasmette le informazioni direttamente nelle lenti. Il tutto fatto senza trascurare l’estetica.
Il primo speech a cui mi reco è quello di Adam Richman – Man Vs Food Host- l’uomo che ha affrontato mille sfide culinarie e che abbiamo visto molto spesso in TV. Durante il suo intervento ha cercato di illustrare come il mondo della TV e dei Social possono e devono coesistere per poter generare contenuti di interesse per gli end user. Tramite l’utilizzo dei Social si può incorrere anche in “like” generati da influencer che possono far diventare i nostri contenuti virali anche in TV.
Durante lo speech “Wearable’s next top model” la co-founder di Tom Tom Corinne Vigreux e il Chief Digital Officer di Under Armor Mike Lee hanno parlato di quali sono i wearables più richiesti dagli utenti, quali le features di interesse e che bisogni devono soddisfare. E’ emerso che, nei prossimi wearables, gps e funzioni health non dovranno mancare, dovranno essere “alla moda” e agevolare integrazioni universali con i dispositivi (Es. telefono, wifi domestico, Nest, robotica e automobili).
Verso le 14.30 è stato il turno di Katia Beauchamp –Co-Founder & CEO, Birchbox- e di Demet Mutlu –CEO, Trendyol- che hanno spiegato come i dati sono necessari a creare una sempre maggiore personalizzazione del sito/app. Utilizzando merging tra off line store, dati online e quelli stoccati in altri strumenti (es. CRM) l’online retail deve necessariamente colpire il singolo user, e non sparare nel mucchio. -da questo speech ne esco felice perchè mi dice che sono sulla strada giusta –
Stesso tema, quello della personalizzazione ma con riprova sociale, durante lo speech “Luxury meets Technology: can grandeur go online?”. A parlarne il CEO di Farfetch, Josè Neves, il quale afferma che i beni di lusso ed extra lusso non devono solo colpire l’ego dell’utente, ma devono contenere informazioni “Social” in modo che gli utenti possano sentirsi appartenenti ad uno stesso circolo, senza però sminuire il valore del brand.
Di corsa verso il central stage dove si chiude in bellezza con la presentazione di Hyperloop One, ovvero un sistema di trasporto che promette di abbattere i tempi di percorrenza in maniera significativa ma ecologica! Al momento stanno creando un primo “pezzo” di Hyperloop One tra Abu Dabi e Dubai: il tempo di percorrenza scenderà da 2h e 30 circa a soli 12 minuti! L’idea è di, manco a dirlo, Elon Musk ma la realizzazione la stanno portando avanti Josh Giegel e Shervin Pishevar. Molto probabilmente vedremo Hyperloop One in funzione proprio in occasione di EXPO 2020. Di seguito il video che vale più di mille parole.
Anche quest’anno il Web Summit ha regalato idee e spunti innovativi, creato network e nuove amicizie e soprattutto mi ha permesso di vedere il prossimo futuro.
Ti aspetto il prossimo anno, non mancare!
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